Chi è Sergio Endrigo
Scopriamo insieme la straordinaria vita del grande cantautore
Sergio Endrigo: la storia rivoluzionaria di un cantautore italiano senza confini
Nel cuore della movimentata Istria, più precisamente a Pola, vide la luce un ragazzo destinato a scrivere pagine indelebili nella musica italiana: Sergio Endrigo, nato il 15 giugno 1933 sotto il segno dei Gemelli. Figlio di un eclettico artista, il giovane Sergio trascorse i suoi primi anni nella pittoresca penisola istriana, fino a quando le avversità del secondo conflitto mondiale costrinsero lui e sua madre a lasciare Pola nel 1947 (suo padre era prematuramente scomparso nel 1939). La loro destinazione? Brindisi e successivamente Venezia, dove si trasferirono come profughi.
Le difficoltà economiche costrinsero Sergio a interrompere gli studi ginnasiali e a cercare lavoro. Ma nel tempo libero, un'ardente passione stava per accendere il suo destino. Prese in mano la chitarra e, con il suo talento innato, conquistò il palcoscenico come cantante e contrabbassista in varie orchestre. Dopo una serie di esperienze importanti ma non decisive, nel 1960 Sergio firmò un contratto con la rinomata Dischi Ricordi. Fu in quel periodo che iniziò a dar vita alle sue prime creazioni musicali, aprendo la strada al suo straordinario percorso artistico.
Solo due anni dopo, lasciò la Ricordi per unirsi alla RCA, seguendo il suo produttore Nanni Ricordi. Fu proprio nel corso di quell'anno che Sergio fece uscire il brano "Io che amo solo te", destinato a diventare col tempo il suo capolavoro, oggetto di cover da parte di alcuni dei più grandi artisti italiani. La sua carriera da solista prese il volo dopo la pubblicazione del primo album e in breve tempo Sergio non solo regalò al pubblico un nuovo disco, ma fece anche incursioni nel mondo del cinema, partecipando al film "Questi pazzi pazzi italiani". Nel 1965, passò alla Fonit Cetra e si preparò al grande debutto al Festival di Sanremo.
Il suo primo ingresso nella prestigiosa kermesse avvenne nel 1966, presentando il brano "Adesso sì", che fu inciso nello stesso anno anche dal promettente Lucio Battisti. L'anno successivo, Sergio si ripresentò con "Dove credi di andare", in collaborazione con Remo Remigi, ma fu solo nel 1968 che raggiunse la vetta del successo grazie a "Canzone per te", interpretata insieme a Roberto Carlos. Fu la prima volta che un cantautore della sua scuola raggiungeva la gloria al Festival di Sanremo.
Nel 1968, Sergio fece il suo esordio all'Eurovision Song Contest, presentando senza successo la canzone "Marianne". L'anno successivo, tornò sul palco dell'Ariston e si classificò al secondo posto con "Lontano dagli occhi", mentre nel 1970 arrivò terzo con "L'arca di Noè", in coppia con Iva Zanicchi. Sergio Endrigo continuò a partecipare al Festival di Sanremo nel 1971, 1973, 1976 e 1986, dimostrando la sua costante presenza nel panorama musicale italiano.
Nel 1963, Sergio contrasse matrimonio con Maria Giulia Bartolacci, conosciuta affettuosamente come Lula. Tuttavia, nel 1994, il destino riservò un triste colpo quando Lula si spense. Dalla loro unione nacque l'amata figlia Claudia, nel 1965, che portò ancora più gioia nella vita di Endrigo.
La sua carriera artistica si concluse nel 2000, dopo l'ultima tournée in America Latina. Tuttavia, il suo impatto sulla musica italiana e il suo lascito sono immortali. Purtroppo, il 7 settembre 2005, Sergio Endrigo ci lasciò a Roma a causa di un cancro ai polmoni. Le sue spoglie riposano nel cimitero di Terni, la città natia della sua amata moglie Lula, che divenne anche la sua città adottiva.
Dal 2012, nella graziosa cittadina umbra, un Festival Tributo dedicato a Sergio Endrigo tiene vivo il suo ricordo e la sua eredità artistica. Un evento che celebra la musica senza confini di un cantautore che ha lasciato un'impronta indelebile nella storia della musica italiana e che continua ad ispirare e commuovere generazioni di appassionati di musica fino ai giorni nostri.
